Il sistema del Fronte unito è controllato dalle diverse componenti dell'apparato statale e politico cinese, incluse le più alte cariche della Repubblica popolare e del Partito comunista, come i membri dell'Ufficio politico del Partito e del suo Comitato permanente. 

Da questo nucleo, le attività del Fronte unito si espandono per coinvolgere la quasi totalità delle istituzioni del Partito-Stato: dalla principale agenzia di intelligence civile fino al ministero dell'Istruzione, passando anche per la Conferenza politica consultiva del popolo cinese (Cppcc nel suo acronimo inglese).

Le attività del Fronte unito hanno diversi scopi e modus operandi; alcune sono molto visibili, come nel caso della diplomazia pubblica che attraverso gli ambasciatori cinesi cerca di convincere fasce mirate dell'opinione pubblica estera a sostenere – o almeno tollerare – gli obiettivi strategici del Partito. Ci sono poi le operazioni clandestine, quelle che il Partito cerca di tenere lontane dai riflettori e che servono a influenzare, cooptare o anche costringere coloro che vengono selezionati ad agire secondo gli interessi del Partito, spesso in aperto contrasto con i processi democratici. 

Il Fronte unito ha target variegati: da figure di spicco nel mondo del business e della politica, passando per università e istituti di ricerca, scienziati e intellettuali, ong, ma anche gruppi religiosi e minoranze etniche.